Storia Moderna Giapponese
Dopo il Periodo Edo, di chiusura totale del Giappone verso l’occidente, finalmente nel 1852 si instituì la Convenzione di Kanagawa ad opera del Commodoro Matthew Perry e della Marina degli Stati Uniti.
Politicamente parlando, si tornò ad un governo centrato intorno all’imperatore successivamente alla guerra Boshin che avvenne nel 1868 con la Restaurazione Meiji. Il Giappone dunque si occidentalizzò ed utilizzò un sistema legale, parlamentare ed esercito sui modelli americani ed europei; in particolar modo il sistema parlamentare venne costituito secondo il modello britannico.
Nel 1882 venne eletto Ito Hirobumi come Primo Ministro.
Proprio dall’Era Meiji l’impero nipponico poté considerarsi come una delle più grandi potenze mondiali e pertanto venne spesso immischiata in vari conflitti (Guerra Sino-giapponese tra il 1894 e il 1895, Guerra russo-giapponese tra il 1904 e il 1905)per aumentare il suo prestigio soprattutto nei confronti delle altre nazioni limitrofe come ad esempio la Corea e la Cina.
Con la vittoria in Russia si segnò un’epoca: era la prima volta che una nazione asiatica sconfiggeva una potenza europea. Intorno ai primi anni dieci il Giappone aveva già sottomesso l’intera Corea e la parte meridionale di Sakhalin.
Con l’arrivo della prima guerra mondiale, il Giappone si vide fortunatamente al fianco degli Alleati vittoriosi e questo diede modo alla nazione di espandere la sua influenza soprattutto sulle colonie.
Con gli anni 20 il Giappone si unì alla Lega delle Nazioni ma successivamente si slacciò a causa della guerra approntata contro la Manciuria. Nel 1940, con la II guerra mondiale, si alleò alla Germania di Hitler con il Patto Tripartito. In concomitanza con il conflitto mondiale, il paese del sol levante dovette fare i conti anche con la Cina occupata. Fino al 1945 si aprirono i fuochi per la seconda guerra sino-giapponese.
Episodio che in qualche modo riuscì a sbrogliare le sorti del pianeta in guerra fu l’attacco da parte delle truppe giapponesi alla base statunitense di Pearl Harbor il 7 dicembre del 1941. Solo quattro giorni dopo, gli Stati Uniti entrarono in guerra contro la Germania.
I bombardamenti sul Giappone ad opera degli USA furono più tragici del previsto, non solo vennero colpite duramente sia Tokyo che Osaka, ma, per la prima volta, venne sperimentato l’utilizzo della Bomba Atomica su Hiroshima e Nagasaki. Il bombardamento uccise centinaia di migliaia di giapponesi che portarono il paese ad una resa incondizionata nel settembre del 1945.
Nonostante i crimini di guerra l’Imperatore Showa e tutti i familiari non vennero coinvolti.
La guerra mondiale e i bombardamenti avevano distrutto quasi tutto l’impianto industriale del paese; solo dopo la fine dell’occupazione statunitense (1956) e l’entrata nelle Nazioni Unite, il Giappone, anche grazie ad un programma di sviluppo industriale, riuscì a tirare su la propria economia fino a diventare quella più influente nel mercato globale.