La Casa Giapponese
La casa giapponese tradizionale è uno spazio veramente singolare dove si svelano molte caratteristiche del folklore locale!
Partiamo innanzitutto dalle considerazioni generali: tutte le case sono costruite in modo da adattarsi alle diverse condizioni climatiche che si possono trovare da nord a sud del paese. Di solito la casa è costituita da un’intelaiatura di travi di legno su cui poi si incastrano le pareti di solito costituite anch’esse da pannelli di legno oppure di carta di riso utile in genere per ventilare i locali. L’utilizzo di questi pannelli è determinato anche dall’esigenze di modificazione degli spazi di giorno e di notte. Oltretutto si usano questi materiali leggeri anche per esigenze pratiche, vista la frequenza dei terremoti in quasi tutto il Giappone.
Secondo la tradizione (ricordiamo che ci stiamo interessando alle caratteristiche TRADIZIONALI della casa giapponese e non di quelle MODERNE) la casa doveva essere disegnata dall’interno verso l’esterno poiché quest’ultimo si evolveva in base alla distribuzione interna di solito legata ad uno schema rigidissimo e geometrico.
Proprio per questo motivo tutti gli spazi hanno dimensioni standardizzate, come ad esempio il Tatami (stuoie che ricoprono il pavimento) dovevano attenersi alla dimensione di 90x180cm. Ogni altra dimensione nella casa si rifaceva a questa misura standard del Tatami, come ad esempio la fusuma (porta scorrevole in carta di riso) anch’essa alta 180 cm… Ricordiamo anche che gli spazi sono quasi ed esclusivamente in funzione del giorno: in Giappone si dormiva su dei Futon, piccoli materassini che una volta utilizzati venivano riposti in adeguati armadi.
Naturalmente la casa tradizionale giapponese non poteva mancare di un bel giardino: forse la parte più bella e anche la più accogliente dove stare. Sempre presente era l’Engawa, una specie di veranda coperta con il tetto spiovente: punto di passaggio tra spazio interno ed esterno (ricordiamo che per la cultura giapponese il concetto di interno ed esterno è molto importante, come quello di spazio vuoto e pieno). In estate la veranda diventa a tutti gli effetti parte integrante del giardino mentre in inverno viene chiusa con dei pannelli Shoji.
Tutti gli ambienti interni all’abitazione venivano concepiti per integrarsi con l’esterno e con la natura in piena armonia; per questo motivo tutti dovevano infondere equilibrio e tranquillità, attraverso il minimalismo e la sobrietà.
Estremamente necessaria era l’area riservata alla famosissima Cerimonia del Tè. Solitamente essa si trovava, simile ad una capanna, in giardino ed era adornata con utensili e mobili scelti accuratamente. Qui si incontrano gli invitati e si eseguono una sorta di abluzione. Dopo aver assistito alla preparazione della bevanda si fa un inchino e si gusta il tè ed il cibo di accompagnamento.